Roma, 16/05/2018
Presentato in conferenza stampa il 16 maggio 2018 dal Presidente Giorgio Alleva, il ventiseiesimo Rapporto Annuale dell’ISTAT (l’Istituto Nazionale di Statistica in Italia) “offre una riflessione documentata sulla situazione del Paese, descrivendone le diverse realtà, e individuando rischi e opportunità per il futuro”. L’analisi di quest’anno si concentra particolarmente sui mutamenti demografici e dei rapporti familiari, sul panorama lavorativo e imprenditoriale, l’uso delle tecnologie da parte dei cittadini, e le relazioni interpersonali che hanno ripercussioni sulla vita collettiva del Paese.
Vediamo insieme le segnalazioni più significative evidenziate dall’ultimo rapporto.
- La popolazione residente al 01/01/2018 ammonta a 60.5 milioni di persone; in calo per il terzo anno consecutivo e scesa di 100.000 persone rispetto al 2017.
- Nell’anno 2017 il PIL è aumentato del 1.5%, una crescita che tuttavia resta inferiore a quella delle altre maggiori economie europee.
- Le esportazioni di beni e servizi sono salite del 5.4%, confermando il livello di crescente competitività delle imprese italiane sui mercati internazionali. Mentre le importazioni sono cresciute del 5.3%.
- Nel 2017 il tasso di occupazione è stato del 58%, ovvero +1.2% rispetto all’anno precedente, ma ancora inferiore di oltre 9 punti rispetto alla media europea. I disoccupati sono 2.9 milioni (11.2%). La crescita dell’occupazione è proseguita anche nel primo trimestre del 2018 e ha riguardato soprattutto i giovani e i maschi.
- Relazioni interpersonali: circa 6 milioni di persone di almeno 14 anni dichiara di avere a disposizione un’intera gamma di relazioni – parenti stretti, altri parenti, amici e reti associative – e quasi il 60% dichiara di avere a disposizione una rete di amici e una rete di sostegno esterna al nucleo familiare; 3 milioni dichiarano invece di non avere alcuna rete esterna alla famiglia, cioè non hanno relazioni con amici né una rete di sostegno e non partecipano a reti associative.
- Aumentano le famiglie composta da una sola persona (31.6% nel 2015-16, rispetto al 21.5% nel 1997-98) e diminuiscono quelle composte da 5 o più persone (poco più del 5%).
- Le forme di socialità virtuale (attraverso internet e i social network) si affiancano a quelle tradizionali e consentono di mantenere contatti e arricchire la rete di relazioni, pur essendo percepite come meno piacevoli rispetto alle frequentazioni de visu
Scarica l’intero Rapporto Annuale 2018 – La situazione del Paese o la Sintesi (in italiano).
Il Team di Easy Diplomacy