Il futuro non è più quello di una volta
Roma, 29/01/2021
La pandemia di Covid-19 ha avuto ed avrà un impatto pesantissimo sulle nostre vite.
Il virus ha cambiato le nostre priorità, il nostro modo di pensare e di vivere. I sistemi sociali ed economici hanno subito scossoni epocali.
Tutte le previsioni e gli scenari elaborati prima di gennaio 2020 sono da buttare. Al loro posto si fa strada un nuovo futuro, completamente diverso, inimmaginato e tutto da costruire.
Ecco perché Easy Diplomacy riparte – dopo il necessario upgrade – puntando su servizi pensati per i nuovi bisogni del Mondo Diplomatico. Prima di tutto consulenze e progettazione di alto profilo, in grado di aprire le porte giuste per raggiungere gli obiettivi proposti.
Il nostro Format
Proprio alla luce delle nuove esigenze globali, dettate da una pericolosissima crisi economica generalizzata, abbiamo elaborato un nuovo modello integrato, di assistenza e consulenza, che funge da acceleratore per la definizione del nuovo posizionamento turistico e per ambiziosi progetti di sviluppo paese nel settore.
L’obiettivo è agevolare la ripresa economica e creare identità forti per le destinazioni come luoghi nuovi, sicuri, adatti, accoglienti e stimolanti mete turistiche.
I nuovi flussi turistici saranno riattivati grazie alla collaborazione sinergica tra Easy Diplomacy, il Mondo Diplomatico e gli operatori turistici privati. Questo creerà nuove opportunità di sviluppo per i territori e indiscutibili benefici economici e sociali.
I nostri progetti sono pensati per superare la profonda crisi innescata dalla pandemia perché trasformano in realtà i principi enunciati dall’Onu per la ripartenza del turismo.
La Scommessa del Nuovo Turismo
Secondo la Unwto (l’Organizzazione Mondiale per il Turismo) soltanto nei primi 8 mesi del 2020 si è registrato un calo medio globale del giro di affari che ruota intorno al turismo del 70%.
L’Europa ha perso il 68%, l’Asia il 79%, le Americhe il 65% e Medio Oriente e Africa il 69%.
Sono numeri che lasciano presagire grossi sconvolgimenti globali e locali, soprattutto per quei Paesi a forte vocazione turistica. Cioè quegli Stati che -per almeno un anno- hanno visto congelare il proprio Pil a causa degli scarsissimi ingressi di turisti stranieri.
Saranno proprio queste realtà territoriali ad avere maggiore bisogno di aiuto per ripartire in fretta e ripristinare le condizioni migliori per accogliere i nuovi turisti post pandemia.
Si tratta allora di ripensare da zero nuovi modelli di offerta per dare nuovi impulsi alla filiera turistica, spesso formata da piccole e piccolissime imprese, dunque ora in gravissime difficoltà se non già fallite.
Il turismo può e deve fungere da volano per far ripartire l’economia.
Su questo punto Easy Diplomacy sposa in pieno i principi emanati dall’Onu e dalla Organizzazione Mondiale per il Turismo (Unwto).
Anche l’analisi OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) indica che una quota elevata di posti di lavoro nel settore turistico è attualmente a rischio in molte destinazioni europee.
Ecco perché è necessario intervenire subito per preparare il terreno con azioni concrete su più fronti per rimodellare e riorganizzare l’offerta turistica.
Il Turismo che vogliamo costruire
Il turismo di massa ha di per sé un alto impatto per il pianeta. Questa è la ragione per cui i vecchi modelli devono essere accantonati a vantaggio di esperienze turistiche sostenibili, solidali e di vicinanza.
Questo lo si può fare scoprendo nuovi itinerari, creando nuove destinazioni in accordo e sinergia con le istituzioni locali. Solo in questo modo il nuovo turista potrà contribuire direttamente allo sviluppo sociale delle popolazione con le quali interagirà.
Bisogna fare spazio subito a viaggiatori consapevoli che, con la loro scelta di viaggio, possono offrire speranze concrete di sviluppo e benessere per le popolazioni.
Infatti il turismo sostenibile, secondo l’Unwto, deve:
- Fare un uso ottimale delle risorse ambientali che costituiscono un elemento chiave nello sviluppo del turismo, preservando l’ecosistema e la biodiversità;
- Rispettare l’autenticità socio-culturale delle comunità ospitanti, conservare il loro patrimonio culturale ed i valori tradizionali. Contribuire alla comprensione e alla tolleranza interculturale.
- Garantire investimenti nel lungo termine, fornendo benefici socio-economici a tutte le parti interessate, equamente distribuiti, compresi occupazione stabile e opportunità di guadagno. Obiettivo principale la riduzione della povertà.
«Lo sviluppo del turismo sostenibile», dice ancora l’Unwto, «richiede la partecipazione informata di tutte le parti interessate, nonché una forte leadership politica per garantire un’ampia partecipazione e la costruzione del consenso. Il raggiungimento di un turismo sostenibile è un processo continuo e richiede un monitoraggio costante degli impatti, introducendo le necessarie misure preventive e / o correttive ove necessario».
Ricostruire la fiducia
Prevediamo che un punto sul quale bisognerà lavorare molto sarà quello che riguarda il processo per ricostruire la serenità e la fiducia dei viaggiatori.
E contemporaneamente adeguare con ogni accorgimento le destinazioni affinché siano percepite come sicure e accoglienti.
Come visione di scenario nell’immediato futuro diventerà cruciale la fiducia verso chi eroga i servizi turistici in quanto garante per sicurezza e salubrità dei luoghi di visita.
Per questo Easy Diplomacy punta tutto sulla partnership di Ambasciate e Consolati che sono i principali presidi in terra straniera chiamati ad agire subito facendo scelte necessarie e coraggiose.
Ecco perché chi si rivolge ad Easy Diplomacy sa che potrà contare sempre su un Diplomatic & Business Network per consulenze e progettazioni di alto profilo. Siamo pronti a costruire il futuro insieme alle diplomazie di tutto il mondo.
Noi ci crediamo perché c’è enorme bisogno di ripresa e benessere.
Il tempo ci darà ragione.
E insieme, sarà più facile.